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Veeam, l'altra faccia della virtualizzazione

La società è riuscita a capitalizzare al meglio il trend della virtualizzazione. A distanza di 6 anni dalla sua costituzione il fatturato è oggi di 275 milioni di dollari.

Cloud
Se si pensa alla virtualizzazione il primo nome che viene in mente è quello di Vmware, la società che di fatto creato il mercato della nuova infrastruttura di data center mettendo in soffitta l’ architettura del server tradizionale. La virtualizzazione non è più un fenomeno di nicchia: nel corso di dieci anni è diventata la tecnologia mainstream dei sistemi informativi.
Ma accanto a Vmware, una delle società che è riuscita a capitalizzare al meglio il nuovo trend tecnologico è Veeam, fondata negli Stati Uniti nel 2006 da Ratmir Timashev, l’attuale Ceo, e da Andrei Baronov, entrambi di origine russa. Due personaggi che hanno intuito come la virtualizzazione contenesse delle reali opportunità di crescita. L’idea vincente è stata quella di essere sul mercato senza entrare in diretta competizione con Vmware, ma trovare delle soluzioni uniche ed originali che potessero complementare le soluzioni di virtualizzazione primaria in utilizzo presso le aziende. Parlare di Veeam, significa, infatti, parlare di business continuity e disaster recovery.
Il fiore all’occhiello di Veeam, da cui deriva circa il 90% del giro d’affari, è la soluzione di Backup & Replication, disponibile sia per ambienti Vmware vSphere che per ambienti Microsoft Hyper-V. Il fatturato attuale è di 275 milioni di dollari e Timashev è convinto che nel giro di cinque anni l’azienda riuscirà a raggiungere il traguardo del miliardo di dollari. Nel tempo la soluzione Veeam è diventata un'offerta intimamente legata alle infrastrutture cloud. Ed essendo queste ultime il presupposto per erogare l’IT as service, la strategia di Veeam è stata quella di riuscire ad essere un interlocutore non soltanto delle singole aziende e CIO, ma del mondo dei service provider.
Ecco, quindi, che è stata recentemente introdotta la directory Veeam Cloud Provider per mettere in contatto i fornitori di servizi con oltre 80.000 clienti e 20.000 rivenditori Veeam in tutto il mondo e riuscire così ad agevolare tutti coloro che stanno cercando di estendere offsite le attuali implementazioni on-premise di Veeam . L’offerta di servizi VCP comprende  spazi per archiviazione dei backup e per ospitare repliche, e la possibilità di effettuare recovery in ambito cloud. I service provider per noi sono dei veri e propri partner. E’ questo il motivo – afferma Timashev - per cui abbiamo lanciato la directory VCP che mette in contatto i Veeam Cloud Provider con clienti e rivenditori che necessitano di soluzioni di backup e disaster recovery nel cloud”.
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