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InfoCert porta la dematerializzazione sulla nuvola

Legal Cloud è l’ultimo passo del percorso evolutivo dell’azienda nata specializzata nella digitalizzazione documentale con valore legale.

Cloud
Il mercato collegato alla digitalizzazione e conservazione dei documenti è evoluto notevolmente negli ultimi anni, anche in Italia. Lo testimonia il percorso di sviluppo di InfoCert, azienda nata nell’ambito delle camere di commercio come Certification Authority per la firma digitale e oggi diventata attore di primo piano nelle soluzioni di gestione documentale evoluta, conservazione sostitutiva e digitalizzazione con valore legale.
infocert-danilo-cattaneo.jpgL’azienda, che chiuderà il 2013 con un fatturato di 32 milioni di euro (contro i 28,5 dello scorso anno), ha rilasciato a tutt’oggi oltre 4,5 milioni di certificati di firma digitale: “In questo modo – spiega Danilo Cattaneo, direttore generale della società – abbiamo creato il mercato a volume. Su questo, si sono innestati gli sviluppi per il mondo enterprise, in ambiti come le banche, la Pubblica Amministrazione, la sanità o le utility, che integrano la dematerializzazione documentale con valore legale ai rispettivi processi di back-end”.
L’ultimo passo compiuto da InfoCert per “popolarizzare” il più possibile i concetti paralleli di digitalizzazione e compliance normativa dei documenti ha preso la forma di Legal Cloud, una piattaforma tecnologica che consente alle aziende di sfruttare i vantaggi del modello as-a-service per standardizzare i processi e legarli alle soluzioni gestionali già presenti, senza doversi accollare costi infrastrutturali e di competenze altrimenti necessari: “Di fatto, abbiamo messo a frutto alcune esperienze sviluppate con grandi aziende – sottolinea Cattaneo – ingegnerizzando soluzioni esistenti per creare librerie di processo che consentono di abbattere non solo tempi e costi di implementazione, ma anche il change management”. Un costo indicativo annuo per il servizio si può attestare sui 10mila euro, con due servizi di base inclusi.
Legal Cloud viene proposta in pura modalità SaaS per le piccole e medie imprese, mentre per quelle più complesse, ma comunque interessate alla proposta, esiste la soluzione del cloud ibrido, con virtual appliance e installazione presso il cliente. Anche l’integrazione con gli altri sistemi presenti in azienda può essere effettuata in entrambe scegliendo fra le due proposte. Nel nostro Paese, ma non solo, lo sviluppo del cloud computing è ancora frenato soprattutto dalla diffidenza nell’esternalizzazione dei dati e dalle paure legate alla sicurezza: “Certamente è un fattore di freno – conferma Cattaneo – ma dietro la nostra soluzione si cela l’esperienza acquisita come certification authority. Le nostre certificazioni Iso sono la garanzia che quanto passa per la nuvola viene gestito in modo sicuro”.
Con questa novità, InfoCert spera di allargare il raggio d’azione verso clienti che iniziano ad affrontare per obblighi normativi il tema della posta elettronica certificata e poi capiscono di poter evolvere verso una più completa gestione documentale, magari in mobilità, con pieno valore legale. Legal Cloud sarà proposta attraverso il canale dei distributori dei servizi di firma digitale (qualche migliaio) e in partnership con integratori su alcuni fronti specifici, come in ambito bancario.
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