▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...

Big Intelligence, in Italia la spesa aumenta del 22%

A fronte di un budget ICT in contrazione (-4%), la spesa in sistemi di BI, compresa quella associata al Big Data, evidenzia un aumento annuo del 22%

Trasformazione Digitale
A fronte di un budget ICT mediamente in contrazione (-4%), la spesa in sistemi di Business Intelligence, compresa quella associata al Big Data, ha evidenziato un aumento annuo del 22%. Aumenta il volume di dati analizzati: +19% quelli strutturati, +28% quelli destrutturati. E’ quanto emerge dalla ricerca dell’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano che ha coinvolto CIO e CMO di 184 imprese e Pubbliche Amministrazioni italiane.
Di fronte all’esplosione delle fonti informative, affermato gli autori della ricerca, sempre più aziende comprendono come l'analisi dei Big Data rappresenti una fonte di vantaggio competitivo e uno strumento di evoluzione dello stesso modello di impresa. 
La maggioranza delle grandi organizzazioni italiane (il 76%) adotta già soluzioni di Performance Management & Basic Analytics (che permettono un’analisi descrittiva dei dati), ma solo il 36% utilizza sistemi avanzati di analytics per l’analisi predittiva, perdendo buona parte dei potenziali benefici che i sistemi di Big Data Analytics offrono.
Forte attenzione è rivolta alla Social Analytics: oltre metà delle aziende utilizza già soluzioni per l'ascolto dei social media, ma emerge ancora una scarsa comprensione del fenomeno, relegato prevalentemente alle funzioni di marketing o comunicazione, senza una governance coordinata che permetta di cogliere a pieno i benefici dell'analisi.
“L’analisi dei Big Data offre innumerevoli potenzialità ad imprese di qualsiasi comparto, afferma Carlo Vercellis, Responsabile Scientifico dell'Osservatorio. Tuttavia la gestione delle enormi quantità di dati oggi disponibili pone le aziende di fronte a molteplici sfide. Da un lato, occorre predisporre i sistemi di Big Data Analytics alla memorizzazione di volumi crescenti di informazioni e alla trasformazione e integrazione di dati di diversa natura. Dall’altro, occorre comprendere come sfruttare le potenzialità dei Big Data e farne un uso strategico in base alla propria tipologia di business”.
“Esiste oggi un'ampia offerta di sistemi di Big Data Analytics e si è allargata la platea dei potenziali fruitori, grazie alla maggiore usabilità delle soluzioni tecnologiche e la pervasività dei dispositivi mobili, spiega Alessandro Piva, Responsabile della Ricerca. Crescono così le possibilità di utilizzo e gli ambiti di progetto, ed aumentano le competenze richieste a nuove figure di data scientist: non servono solo skill informatiche, statistiche e di processo, ma anche capacità di demand management nei confronti delle line of business, di interpretazione dei dati e delle analisi prodotte”.
Nel dettaglio, il 76% delle organizzazioni utilizza sistemi di Performance Management & Basic Analytics e il 6% dichiara di averne pianificato l’introduzione. Il 14% è in fase di valutazione e solo il 4% non li utilizza. Le funzionalità più utilizzate sono i servizi di Query e Reporting, seguiti da Analisi OLAP e Cubi Dimensionali (57%), Dashboard e Scorecard (55%) e sistemi di Alerting (39%). I sistemi di Advanced Analytics sono invece adottati dal 36% delle organizzazioni, il 23% ne prevede l’introduzione e il 27% si trova in una fase di valutazione, mentre il 14% delle aziende non utilizza tali sistemi.
Nel dettaglio, la funzionalità più utilizzata è quella di Data Mining (27%), seguita dal Forecasting (25%) e i Modelli di ottimizzazione (11%). I sistemi di BDA & BI sono utilizzati in azienda soprattutto dalle funzioni commerciale (73%) e di programmazione/controllo (61%), poi da finance (59%), marketing/ comunicazione (57%), direzione generale (57% ) e amministrazione (56%). In misura minore da logistica (43%), acquisti (39%), produzione (37%) e risorse umane (36%). Solo nel 16% viene segnalata la funzione ricerca e sviluppo.
Ma quali dati sono interessati dall’utilizzo di sistemi di BDA & BI nelle organizzazioni? Nell'84% dei casi, dati strutturati, facilmente manipolabili perché memorizzati in modo strutturato. Solo nel 16% si tratta invece di dati semi-strutturati e destrutturati, ovvero informazioni prive di schema che non possono essere adattate a un database relazionale, come immagini, contenuti video, file di testo, blog e social network, o per le quali esiste una struttura irregolare o parziale, non sufficiente a permetterne la memorizzazione e gestione da parte dei Database Management System relazionali.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ImpresaCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Notizie correlate

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter