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Un altro passo indietro per le vendite di server

In un mercato in calo per il terzo trimestre consecutivo, Hp ripassa davanti a Ibm. Attese di ripresa per il prossimo anno.

Cloud
Dall’inizio del 2013, il mercato mondiale dei server non ha fatto che arretrare e il terzo trimestre non ha fatto eccezione. Idc ha infatti rilevato un calo del 3,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, misurando un giro d’affari totale di 12 miliardi di dollari, che corrisponde a 2,3 di unità vendute.
A tirare verso il basso il comparto hanno pensato soprattutto i prodotti di fascia media e alta, scesi rispettivamente del 17,8 e del 22,5% in rapporto al terzo trimestre 2012. Secondo l’analista, i dati negativi vanno correlati ai cicli di rinnovamento delle infrastrutture e alla flessione del segmento Unix. Questi ultimi sistemi hanno registrato un calo del 30% e oggi pesano solo l’11% sul totale.
In compenso, Idc ha rilevato un costante aumento dei server Linux, grazie anche all’affermazione delle infrastrutture cloud. Gli investimenti in quest’ambito sono cresciuti del 5,6% rispetto allo scorso anno. Oggi, dunque, il mondo Linux pesa per il 38% sul totale dei server. Nel complesso, i prodotti a base Microsoft rappresentano ancora la metà del segmento, ma solo calati dell’1,3%.
Dal punto di vista dei vendor, nel trimestre si registra il ritorno al vertice di Hp, che ha approfittato non tanto della propria crescita (solo 1,5% in un anno) quanto del cattivo risultato di Ibm, che ha perso il 19,4%. Hp ha fatto segnare un giro d’affari di 3,4 miliardi di dollari e dispone di una quota di mercato del 28%, beneficiando soprattutto del buon andamento della gamma ProLiant. Per Big Blue, invece, la quota di mercato è scesa al 23,4% e ciò viene attribuito essenzialmente a un arretramento tanto della gamma System x che dei Power Systems. Per contro, in casa Ibm vanno bene i prodotti di fascia più alta, ovvero i System z, che sono cresciuti per il quarto trimestre consecutivo e viaggiano con un tasso positivo annuo del 6,3%.
Dietro i due big, troviamo Dell, in calo del 6% e con una quota di mercato del 16,2%. Il costruttore texano deve guardarsi le spalle da Cisco, che sta salendo rapidamente e ha fatto segnare una crescita del 43%. La minaccia, tuttavia, non è imminente, perché la quota di mercato raccolta è ancora ferma al 5%. Non vanno bene le cose per Oracle, invece, che ha perso un altro 16% in valore e ora vanta un market share solo del 4%.
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