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Nell’enterprise mobility il futuro di Blackberry

La piattaforma Bes dovrebbe diventare la pietra angolare degli sviluppi di una società che ora punta soprattutto a preservare la base installata.

Trasformazione Digitale
La nuova Blackberry, nata dopo numerose vicissitudini e un recente cambio di proprietà, sarà ancora, per il momento, un produttore di dispositivi, ma vuole diventare certamente un punto di riferimento dell’Enterprise mobility management.
Non è quindi un caso che gli sforzi di comunicazione della società siano in questo momento concentrati su Blackberry Enterprise Services (Bes), arrivato alla versione 10.2, nella quale spicca l’ampliamento delle capacità di gestione di device iOs e Android. Alessio Banich, solution specialist manager di Blackberry Italia, non ha dubbi sul posizionamento del prodotto: “Si tratta dell’unica piattaforma Emm in grado di gestire in modo completo tutti i dispositivi poù diffusi sul mercato. L’utente finale può accedere sia ai contenuti personali che aziendali senza limitazioni, l’amministratore può impostare con facilità le policy e la supervisione con una console Web unificata e la sicurezza dei dati è garantita a ogni livello di utilizzo”.
Bes 10.2 è l’evoluzione di uno strumento nato con il lancio degli smartphone Bb10 e da subito connotata per l’integrazione della logica Byod, attraverso la funzionalità Balance, che consente di dividere in modo netto l’ambiente di lavoro professionale di ogni utente da quello personale, sullo stesso dispositivo. Con la versione 10.2, passata al vaglio di quasi 30mila beta tester o early adopter, il raggio d’azione si allarga a una visione maggiormente multipiattaforma e orientata alla sicurezza. 

Sicurezza e amministrazione multipiattaforma

I dispositivi iOs e Android, infatti, possono ora beneficiare del supporto della tecnologia Secure WorkSpace, che “containerizza”, ovvero crea uno spazio chiuso e protetto per i dati e le applicazioni aziendali. Sempre in direzione multiplatform, si colloca la disponibilità di una nuova Api per l’automazione delle funzione Bes10 su terminali di altri costruttori, attraverso Blackberry Web Services. A ciò si aggiunge per gli amministratori la possibilità di creare nuove regole di distribuzione delle applicazioni Android e iOs, senza la necessità di aggiornare il server.Blackberry ha lavorato anche sulla scalabilità della piattaforma, che ora può supportare fino a 100mila device per ambiente, riducendo così il numero di server e risorse richiesti per implementazioni su larga scala. Il costruttore ha aggiunto anche un portale self-service, che consente agli utenti di abilitare funzioni di device management da soli, sia in termini di gestione che di attivazione delle password.
L’aggiornamento 10.2 di Bes, in sostanza, rafforza i concetti già presenti nelle precedenti versioni, allargandoli alle altre piattaforme mobili oggi diffuse sul mercato (anche Windows Phone è in rodamap per il 2014). L’enfasi va dunque posta sulla combinazione della soddisfazione di esigenze di amministrazione flessibili, sicurezza e possibilità di integrare anche ciò che in futuro potrà diventare un terminale per l’utilizzo e la manipolazione di dati, con un occhio di riguardo per ciò che oggi viene definita l’Internet delle Cose. “Offriamo un prodotto che va ben oltre la semplice gestione dei dispositivi proposta da altri competitor – sottolinea Banich -. Bes consente di gestire la mobilità aziendale a 360 gradi, per esigenze legate al Byod, al Cope o alle altre formule con le quali oggi si definisce l’autorizzazione all’uso di dispositivi mobili in azienda. La piattaforma è semplice da utilizzare, unica e con una sicurezza certificata che non ha eguali”.
Basterà questo per convincere le aziende a continuare o tornare a investire su Blackberry? Il discorso è complesso, perché il mercato dei dispositivi appare ormai nelle mani del duopolio iOs- Android e se c’è margine per un attore emergente, questo appare più il ruolo di Windows Phone. È pur vero, tuttavia, che la base installata del vendor è ancora molto significativa e l’utilizzo della piattaforma Bes ne ha beneficiato fin qui. Dunque, l’attuale enfasi sugli sviluppi software appare soprattutto il tentativo di fermare l’emorragia e mantenere il più possibile la clientela acquisita. Se poi Blackberry sia destinata a diventare un attore di riferimento nell’Enterprise mobility management ce lo dirà il tempo, ma di certo questo è un campo sul quale si sta concentrando l’attenzione di big dai nomi altisonanti (Ca, Citrix, Cisco, fra gli altri), oltre che di alcuni specialisti.
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