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Il software-defined networking secondo Cisco

Il big americano ha delineato con Application Centric Infrastructure la propria visione su un mercato in forte movimento.

Cloud
L’ascesa del software-defined networking (Sdn) potrebbe rappresentare una seria minaccia per aziende come Cisco, che ricavano una quota consistente dei propri margini dalle vendite di hardware dedicato alle reti aziendali.
La risposta del big americano è arrivata con Application Centric Infrastructure (Aci), una soluzione nella quale gli sviluppi software sono finalizzati all’integrazione con gli switch e i controller di nuova generazione. L’occasione è utile, dunque, innanzitutto per proporre aggiornamenti della gamma Nexus 9000. Il modello 9508 è progettato per le implementazioni 10/40 Gigabit Ethernet, mentre il 9396Px e il 93128Tx si collocano su una fascia più bassa.
Ai nuovi switch si aggiungono gli aggiornamenti del sistema operativo Nx-Os e di Application Policy Infrastructure Controller (Apic), che rappresenta il perno centralizzato per l’amministrazione, il monitoraggio e la programmazione di Aci, con l’intento di unificare la gestione di infrastrutture fisiche e virtuali.
Con la nuova soluzione, Cisco ritiene che i tempi di implementazione si possano ridurre a pochi minuti, ma soprattutto si possa risparmiare fino al 75% di Tco in rapporto alla virtualizzazione delle reti tutta software. Il messaggio è chiaramente rivolto al principale competitor su questo fronte, ovvero Nsx di VmWare. Quest’ultima soluzione non vincola all’utilizzo di un determinato hardware, ma obbliga a disegnare la rete secondo la logica della virtualizzazione preferita da VmWare, mentre la proposta di Cisco lascia libera la scelta a livello di controllo software, ma richiede di utilizzare i dispositivi del vendor.
Aci si propone, in ogni caso, di unificare networking, storage, elaborazione, servizi di rete, applicazioni e sicurezza in una singola entità, rendendo le aziende più dinamiche e proattive nello sviluppo e implementazione di nuove applicazioni. Di fatto, non rappresenta una salto integrale verso il software-defined networking, ma semmai un tentativo di controbattere a una minaccia non trascurabile sul medio-lungo periodo, dato che il 60% circa degli introiti di Cisco derivano ancora da switch e router. Le componenti della nuova infrastruttura dovrebbero essere disponibili verso la metà del 2014.
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