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Semplificazione: 52 milioni di euro risparmiati dalle imprese

Al via una campagna istituzionale sulle novità del Decreto del Fare indirizzata a 4 milioni di imprese.

Mercato e Lavoro
Far risparmiare 500 milioni l’anno alle imprese è possibile. A patto che esse conoscano – e utilizzino pienamente – le opportunità contenute nel decreto del Fare, il provvedimento varato ad agosto scorso. A questo scopo, il ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione ha promosso un’iniziativa di comunicazione istituzionale rivolta alle imprese, che sarà realizzata in collaborazione con il sistema delle Camere di commercio.
Per la prima volta, infatti, poco meno di 4 milioni di imprese riceveranno al proprio indirizzo di Posta elettronica certificata o alla email comunicata al Registro delle imprese il link per consultare  comodamente la “Guida alle semplificazioni del decreto del Fare”, un agile e snello vademecum realizzato dal Dipartimento della Funzione pubblica, nel quale vengono descritte tutte le diverse misure contenute nel provvedimento.
Per le aziende, inoltre, c’è l’opportunità di approfondire e chiedere ulteriori chiarimenti a Linea Amica, il contact center attivato dalla Funzione Pubblica, raggiungibile anche al numero verde 803001.
Un’adeguata politica di semplificazione può effettivamente ridurre gli oneri amministrativi che gravano sul sistema produttivo: lo conferma un monitoraggio effettuato dal Dipartimento della Funzione pubblica, in collaborazione con Unioncamere, sugli effetti delle norme che, tra fine del 2011 e il 2012, hanno ridotto il numero dei certificati camerali.
Dall’indagine è emerso che, grazie alla semplificazione, sono stati tagliati circa 900.000 certificati camerali all’anno,  rispetto a quelli rilasciati alle imprese in precedenza. Si passa da 1.600.000 certificati, rilasciati ogni anno prima della semplificazione, a circa 700.000 certificati all’anno, con una riduzione del 55%. Restano i certificati che le imprese devono presentare ai privati quali, ad esempio, banche ed assicurazioni.Le amministrazioni non chiedono più questi certificati, ma li acquisiscono direttamente o controllano i dati autocertificati. I risparmi per le imprese derivanti dal taglio dei certificati camerali sono stimati in circa 50 milioni di euro all’anno.
Le stime sono basate su un’indagine svolta nell’ambito delle attività di misurazione degli oneri amministrativi (MOA) dal Dipartimento della Funzione Pubblica.
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