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Nuovi iPhone: poche sorprese e qualche delusione

Lanciati da Apple i modelli 5c e 5s, che non presentano grandi innovazioni e mantengono un prezzo piuttosto elevato. Gli italiani dovranno attendere.

Trasformazione Digitale
Ancora una volta, l’attesa è finita e ora possono iniziare le code fuori dai negozi. Quelli americani, per il momento, visto che i nuovo iPhone 5c e 5s saranno disponibili in vari paesi europei dal 20 settembre, mentre per l’Italia si parla vagamente di un arrivo entro la fine dell’anno.
Non ci sono grandi sorprese rispetto alle indiscrezioni circolate nelle ultime settimane, né importanti innovazioni di gamma. L’iPhone 5c ripropone lo chassis del modello 5, uscito lo scorso anno, con guscio in plastica disponibile in cinque colori. Disponibile con capacità a 16 o 32 Gb, lo smartphone viene proposto da Apple a un costo ancora piuttosto elevato, ovvero a 599 o 699 dollari. Solo per gli Usa, tuttavia, è possibile spendere solo 99 dollari se si abbina il dispositivo a un contratto telefonico. Le voci estive che parlavano di un possibile modello low-cost sono state dunque smentite dai fatti e questo non ha mancato di suscitare perplessità e critiche, poiché i nuovi modelli andranno a rimpiazzare il precedente senza il relativo abbassamento dei prezzi che di solito accompagna questi passaggi.
Il posizionamento di listino crea sovrapposizione anche con l’altro modello annunciato, l’iPhone 5s, anch’esso dal prezzo fissato a 699 dollari. Questo sarebbe il prodotto di fascia alta, destinato a competere con i prodotti recentemente annunciati da Samsung, Nokia e Lg. Al di là del guscio a tre colori, lo smartphone presenta migliore dal punto di vista dell’architettura, montando un processore A7 a 64 bit, che magari non aumenterà in modo significativo le prestazioni, ma dovrebbe rendere più efficace la fluidità e il lavoro interno delle applicazioni. Anche l’unità grafica è stata potenziate, con il supporto di open  Es 3 (Android c’era però già arrivato).
Le vere novità, tuttavia, sono rappresentate dal coprocessore M7, che raccoglie e analizza in modo continuativo tutti i dati provenienti dai sensori di movimento, e da TouchId, rilevatore biometrico delle impronte digitali, che costituisce una forma di sicurezza aggiuntiva rispetto alla classica password e richiede una prima autenticazione via AppStore. Il rilevatore può leggere le impronte in tutti i sensi di orientamento, ne può memorizzare diverse e tutte restano, criptate, nel telefono.
Sul fronte della fotocamera, infine, più che puntare sui megapixel Apple ha scelto di migliorare altri aspetti, come la gestione della luce (doppio flash incorporato), la cattura video a 120 immagini al secondo (per fare riprese al rallentatore) e un diaframma 2.2.  
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