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L'arte di ottenere un budget It

Collaborazione, on demand e virtualizzazione sono vocaboli efficaci per il Cio che vuol farsi finanziare un progetto. Da evitare “gamification”.

Mercato e Lavoro
Oltre un terzo dei progetti It nelle imprese sono respinti a causa dei timori che insorgono fra i massimi dirigenti o coloro che, in ultima analisi, devono approvare gli investimenti. Il dato, di per sé non sorprendente, esce da uno studio realizzato da Vanson-Bourne per conto di Mozy, fornitore di servizi di backup online posseduto al 100% da Emc.  L'indagine ha sondato 500 decision maker e 1.250 dipendenti di imprese con organici fra i 50 e 1.000 unità, in Usa ed Europa. 
Il 57% dei decision maker dell’It stimano che siano soprattutto i top manager ad avere maggior paura e il 55% dichiara che la propria impresa considera l’introduzione di una nuova tecnologia un rischio.
Tra i fattori che incidono sulle reazioni, alcuni hanno un'origine curiosa. L’utilizzo di certi vocaboli, infatti, può rappresentare un freno all’adozione di una tecnologia o all’assegnazione di un certo budget. Gamification è di sicuro la parola più impopolare da utilizzare quando si discute un progetto It. Invece, collaborazione, on demand e virtualizzazione possono condurre all’approvazione. Nel caso di on demand, anche “as-a-service” e cloud possono essere usate come sinonimi, ma solo la prima ottiene effetti certamente positivi, mentre le altre due possono ottenere reazioni opposte. Comunque, migliora l’attenzione di fronte al concetto di cloud, che due anni fa era il vocabolo che più di tutti generava un rifiuto.
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