Nel report Global 100 Software Leader di PwC si afferma che nel 2016 il software as a service possa generare il 24% dei ricavi software a livello mondiale
Circa il 40% del fatturato di 10 delle prime 100 aziende software a livello globale è generato dal Software as a Service. E’ quanto emerge dal rapporto
Global 100 Software Leader di PwC. Di queste dieci aziende – si legge nello studio appena pubblicato, 9 sono americane. Patrick Pugh, analista della società di consulenza, afferma che il SaaS sta ormai diventando parte integrante dell’offerta dei software vendor e abbia un progressivo effetto sul modello di business degli operatori.
Nel 2011 la componente di ricavi SaaS rappresentava il 4,9% del volume di vendite, una percentuale in continua crescita considerato che PwC stima che un largo numero di aziende stia progressivamente pianificando l’acquisto di soluzioni cloud.
Una tendenza, quella del SaaS, che si riflette in una contrazione del modello di licensing tradizionale. Nel rapporto si afferma, infatti, che il fatturato del software on-premises stia ormai conoscendo da quasi dieci anni una decrescita, mentre per il SaaS si stima per i prossimi anni una crescita di circa il 17% all’anno.
Una dinamica che spinge gli analisti a ritenere che per il 2016 il software as aservice possa rappresentare il 24% dei ricavi software a livello mondiale. Siamo in presenza di un vero e propria trasformazione della dimensione del mercato software.
I vendor hanno iniziato a mettere a punto modelli di business sostenibili. Chi ha investito nel SaaS ha individuato una strategia attraverso la quale riuscire a monetizzare una logica di business che in un primo momento risultava essere del tutto subalterna e scarsamente profittevole rispetto al modello di licensing tradizionale. Il SaaS viene infine considerato da PwC come un elemento in grado di agevolare l’espansione globale del business
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