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Lavoro: circa 255mila i contratti attivati nelle imprese a dicembre

Sempre molto difficili da reperire gli specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali e le professioni del settore servizi informatici e telecomunicazioni.

Mercato e Lavoro
Sono circa 255mila i contratti che le imprese italiane con dipendenti prevedono di attivare nel mese di dicembre. Di questi, circa un terzo sono destinati alle figure professionali del settore della ristorazione (oltre 46mila le richieste di addetti) e delle vendite (circa 30mila), a cui si si unisce la domanda di personale non qualificato nei servizi di pulizia, di conduttori di veicoli a motori, di tecnici dei rapporti con i mercati.
E’ quanto emerge dal Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con ANPAL, sulla base delle entrate previste dalle imprese con dipendenti dell’industria e dei servizi tra dicembre 2017 e febbraio 2018. Delle entrate complessive programmate nel mese, il 22% presenta ancora delle complessità (sebbene in leggera diminuzione rispetto al mese precedente), soprattutto nel settore dei servizi informatici e delle comunicazioni (41%), nelle industrie del legno e del mobile (38%), nelle industrie estrattive e della lavorazione dei minerali non metalliferi (37%) e in quelle metalmeccaniche ed elettroniche (35%).
In particolare, tra le professioni di difficile reperimento figurano gli specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali (58%), i tecnici informatici, telematici e delle comunicazioni (49%), i tecnici in campo ingegneristico (42%), i saldatori e montatori di carpenteria metallica (46%), gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (44%) e i meccanici riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (40%).Ancora più accentuato appare il mismatch per le professioni destinate a giovani con meno di 29 anni: infatti, le richieste delle imprese destinate ai giovani sono oltre 89mila (il 35% del totale), ma la difficoltà di reperimento riguarda quasi 3 figure su 10 (29%).
Tra le professioni a maggior difficoltà di reperimento tra i giovani spiccano gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (65%),  i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (48%) e gli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettroniche (48%).
Per quanto riguarda gli indirizzi di studio, nel mese di dicembre sono circa 31mila le offerte contrattuali per i laureati, 86mila per diplomati, mentre si attestano a 83 mila quelle per cui è richiesta una qualifica o diploma professionale.
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