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Ibm, la compressione dei dati si fa in tempo reale

"Real time compression" - compressione dei dati in tempo reale - è l'innovativa proposta di Ibm per risolvere il problema dell'esplosione dello storage. Ne parla Ed Walsh, Director, Storage Efficiency Strategy, STG.

Tecnologie
 "Le aziende hanno a che fare con una montagna di dati che cresce del 20-40% ogni anno, e che devono gestire con budget sempre più risicati, la cui crescita non supera il 5% annuo", ha detto Ed Walsh, Director, Storage Efficiency Strategy, STG, Ibm, in un recente incontro con la stampa italiana per presentare la nuova soluzione che Big Blue ha messo a punto.
Di fronte a ciò l'obiettivo che ogni azienda deve perseguire è quello di ottimizzare, semplificare, rendere scalabile. Ed è su queste tre parole che si è concentrata la ricerca di Ibm per aiutare le aziende ad affrontare l'esplosione dello storage."Le dimensioni del problema sono ben rappresentate dalla crescita delle unità di misura utilizzate per rappresentare la quantità dei dati: in pochi anni siamo passati dai giga ai tera, e poi ai peta agli exa e adesso dobbiamo ricorrere agli zetta", ha aggiunto Walsh.
Quali sono i problemi che questa continua espansione della quantità di dati pone ad un'azienda?
Per cominciare, lo spazio: più dati significa dover ricorrere a un numero sempre maggiore di dischi per contenerli, ma "lo spazio costa, e i Cio si trovano a dover ospitare dati in crescita quasi incontrollata con un parco dischi che invece non può più crescere, per non appesantire i costi di spazio e di gestione". Poi, energia per alimentare i dischi ed i server, raffreddare macchine ed ambienti, gestire i sistemi di monitoraggio e controllo: tutti costi che pesano notevolmente sul bilancio di un business. Inoltre, maggiore il numero dei dati, maggiore anche il peso delle inevitabili (fino ad oggi!) duplicazioni dovute alle modalità di lavoro dei sistemi IT.
Ovviamente, non è possibile dire a un'azienda di non salvare più dati e informazioni, quindi occorre trovare altri modi per risolvere il problema. Applicazioni e soluzioni per ‘data compression' e ‘data deduplication' aiutano parecchio, così come una corretta gestione della posizione di un'informazione, in modo che sia più velocemente reperibile e utilizzabile. Quanto propone Ibm, però, va oltre, va a lavorare sui ‘primary data', sulla stessa ‘source' del dato: è lì che viene fatta la compressione dell'informazione, in una modalità che Walsh ha definito "real time compression with no compromise" - compressione in tempo reale senza compromessi - perché avviene nel momento stesso in cui il dato viene creato. Senza, peraltro, appesantire le prestazioni del sistema per l'utente, per il quale il processo di compressione è del tutto trasparente. La diminuzione dei tempi di I/O necessari per scrivere e recuperare un dato permette un ulteriore aumento dell'efficienza generale del sistema e delle sue performance, permettendo di rispondere meglio alle esigenze di velocità di un business moderno.
"L'impatto sull'operatività del sistema è la prima domanda che un cliente ci pone; vuole sapere quanto la soluzione che proponiamo andrà a rallentare il suo lavoro, quanto peserà sulla velocità del suo business". La risposta di Ibm è semplice: nulla. Al contrario, i vantaggi saranno numerosi: si potranno salvare più dati con la stessa quantità di dischi, aumentando quindi l'efficienza del sistema e diminuendo le spese operative (spazio, energia, raffreddamento). Sarà possibile anche mantenere più dati online, aumentando ancora le prestazioni globali del sistema.
"La compressione potrà avvenire fino a 5 volte più velocemente ed efficientemente di quanto sia possibile fare oggi - dice Walsh – riducendo il costo per terabyte".
Cosa è possibile comprimere in questo modo? "Praticamente tutto", risponde Walsh. "Database, file testuali e di log potranno essere compressi fino a 5 volte di più. La virtualizzazione dei server può avvenire 4 volte più velocemente. File di calcolo e Cad guadagneranno dalle 3 alle 4 volte in prestazioni. I file della posta elettronica saranno compressi 2/3 volte di più".
Perché concentrarsi sul primary data?"Perché la compressione è più efficiente se viene fatta sulla stessa source dell'informazione, nel momento in cui questa viene creata. Prendiamo l'esempio delle presentazione powerpoint: con i sistemi attuali, ognuno di questi file è presente nello storage in ben dodici copie. Eseguire il processo di compressione nel momento in cui questo file viene creato permette di evitare tutte queste copie, perfettamente inutili, risparmiando grandi quantità di spazio ei di operazioni di gestione".
"La compressione è una vera e propria transformation technology, per questo le aziende si stanno focalizzando così tanto su di essa".Un esempio dei costi attuali e delle possibilità di risparmio che la compressione può aiutare a raggiungere? "Prendiamo un ambiente NAS da 100TB, con un ritmo di crescita del 30% all'anno. Senza real time compression, ogni anno dovremmo aggiungere altro storage, con costi complessivi, in quattro anni, di circa 950mila dollari. Con la real time compression, si investono 60mila dollari il primo anno e poi basta: un risparmio, alla fine dei quattro anni, di quasi 900mila dollari".  
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