La società è focalizzata solo e unicamente sul mercato della Wan Optimization, che cresce a ritmi sostenuti, con ampi spazi ancora da coprire. Philippe Elie, regional director Semea, traccia le linee guida della società in quest'ambito.
Il mercato delle Wan Optimization corre a ritmi sostenuti; alcune stime parlano di una crescita
del 25% nel corso del 2010 a livello mondiale per un valore nell'intorno del miliardo di dollari. E' un mercato promettente, da sempre
ambito di elezione di Riverbed Technology, giovane azienda fondata nel 2002 che si è ritagliata un posto di primo piano in quest'area, dove ha intenzione di investire tutto il proprio futuro.
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Oggi ci sono tutte le condizioni affinché quello delle Wan Optimization diventi un settore rilevante nel mercato IT, ha spiegato
Philippe Elie, Regional Director, Southern Europe, Middle East & Africa della società, di passaggio a Milano
nei giorni scorsi. E' una componente importante dell'infrastruttura IT di cui ci si aspetta una forte esplosione. Oggi, infatti
siamo all'inizio del processo di adozione di queste tecnologie, solo a livello di superficie, in una percentuale nell'intorno del 10%, per cui ci sono ancora ampi spazi da colmare".
E Riverbed pensa di poter giocare un ruolo di primo piano in questo comparto;
lo scorso gennaio Gartner le ha riconosciuto la leadership nelle piattaforme avanzate di Wan Optimization, nel corso del terzo trimestre del 2009, davanti a player quali Blue Coat e Cisco. "E' un mercato i cui confini non sono così chiari, ha spiegato Elie; è popolato da diversi player specializzati in differenti ambiti.
Il punto di forza di Rivebed è proprio quello di avere come unica focalizzazione quella della ottimizzazione delle Wan, al 100%, mentre per altri vendor è una componente annegata all'interno di un'offerta composita; e questo fa la differenza".
Ed Elie spiega i principali fenomeni che stanno contribuendo all'affermazione del settore.
Il
consolidamento dell'infrastruttura IT, in primis, spinto dall'imperativo di una forte attenzione alla riduzione dei costi di gestione e manutenzione, rappresenta un'opportunità per Riverbed, tanto che, come ha detto Elie: "
Circa il 60% di progetti in corso è di di questo tipo; sono progetti di consolidamento di file server, email server, archivi Nas e su nastro dagli uffici remoti ai data center, che vantano un
Ritorno dell'Investimento nel giro di 6-7 mesi".
Un altro driver è quello dell'accelerazione delle performance delle applicazioni. In uno scenario in cui le aziende diventano sempre più globali per processi di fusioni e acquisizioni, infatti, cresce il numero di applicazione da gestire e aumentano i problemi di ampiezza di banda e di trasmissione. Riverbed è in grado di eliminare il traffico ridondante sulle Wan, ottimizzando la larghezza di banda, riducendo la congestione e favorendo la creazione di spazi per allocare altre applicazioni.
E poi vi è il fenomeno dell'accelerazione del back up e della replica dei dati, innescato anche da alcune normative vigenti. E' proprio in un ambito di disaster recovery che si inserisce la
nuova appliance di di Wan Optimization Steelhaed 7050, che combina nuovi livelli di scalabilità delle sessioni Tcp con i dischi allo stato solido (Ssd) e 10 Gigabit Ethernet. Risponde a esigenze di prestazioni, affidabilità e flessibilità di grandi aziende, gestisce la relica su larga scala da data center a data center, permette di costruire grandi infrastrutture di cloud private.
[tit:Obiettivi ambiziosi]
La direzione societaria è tracciata e i risultati continuano a dire che è quella giusta.
Le aziende guardano a Riverbed quindi per
incrementare la produttività delle filiali e dei lavoratori mobili, creare cloud private, estendere il proprio network e la visibilità delle applicazioni.
Non sono più gli anni d'oro di crescite nell'intorno del 40-50% per la società, ma si parla sempre di incrementi a doppia cifra. Gli ultimi numeri annunciati riportano un fatturato di esercizio attestatosi sui
394 milioni di dollari, in crescita del 18,8%. "L'obiettivo della società è sempre molto ambizioso, ha dichiarato Elie;
nel prossimo triennio punta a raggiungere il miliardo di dollari di fatturato, rimanendo ancorata al mercato di riferimento della Wan Optimization dove intende
allargare lo spettro di soluzioni offerte".
Questo significa crescere anche
attraverso operazioni di acquisizioni;
la prima è stata fatta proprio lo scorso anno, ed è relativa a Mazu Networks, che ha
portato in dote il prodotto Cascade, di cui di recente è stata lanciata la versione 8.4. Si tratta di un prodotto innovativo in grado di
analizzare i comportamenti delle applicazioni, attraverso
strumenti di audit e monitoring, con funzionalità di analisi e reportistica che permette di valutare in modo approfondito le performance di rete e la loro accelerazione.
E un occhio di attenzione dell'azienda va al 'tormentone' del momento:
il cloud computing.
"E' un argomento delicato, ha sottolineato Elie, non si può essere impreparati sul tema,
bisogna affrontarlo con serietà per abilitare il paradigma in un modo corretto, come Riverbed fa già in ambito di cloud private".
Riverbed intende farlo nel 2010, attraverso il concetto di Wan Optimization, che consolida l'infrastruttura It in cloud private.
L'idea della società è poi quella di sviluppare e lanciare sul mercato soluzioni che vadano a incrementare i benefici dell'accelerazione delle applicazioni e delle inziative storage nella cloud pubblica.
In ambito cloud storage, per esempio, la società sta lavorando a un virtual array per
trasformare la Wan in una sorta di San, che affronta le inefficienze dei protocolli di block storage sulla Wan, garantendo elevati guadagni di performance, disconnettendo i server dallo storage.
C'è ottimismo nelle parole di Elie sulle direzioni prese dalla società:" Il mercato ci sta dando ragione; cresciamo in modo significativo e i riscontri che vengono da utenti finali e partner sono incoraggianti per proseguire nel cammino intrapreso".
Ne è convinto anche Albert Zammar, Regional Sales Manager della filiale italiana, che ha il polso della situazione italiana: "
Le aziende italiane si stanno dimostrando attente a queste tematiche, soprattutto
in ambito finance e assicurativo, ma anche nel settore Pubblico, in particolare nella Sanità".
"In Italia, ha sottolineato,
il mercato è quindi ricettivo ai discorsi indirizzati da Riverbed; solo il tema della protezione del dato in operazioni di back up e disaster revocevry è ancora poco sentito, forse per la mancanza di direttive e normative specifiche sull'argomento".
Un grande contributo all'affermazione di Riverbed viene dal canale distributivo a cui è demandata la vendita dei prodotti sul mercato al 100%, ma anche di alcune componenti di servizi professionali.
Sui partner la società sta investendo molto in termini di certificazione e formazione e nello sviluppo di iniziative e campagne congiunte per creare le condizioni ideali per aggredire il mercato.