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Teradata: un storia di successo che evolve

Da sempre orientata all'area del Data Warehouse: prima con Ncr e da due anni in modo indipendente. Un'unica focalizzazione, una scelta vincente. Ce ne parla Franco Vittone, Amministratore Delegato di Teradata Italia.

Tecnologie
Teradata ha alle spalle 30 anni di Data Warehouse: prima sotto il cappello di Ncr, di cui è stata una divisione fino a due anni fa, oggi in modo indipendente. Una azienda mondiale focalizzata sulla trasformazione e la conoscenza di dati e informazioni che evolve nel segno della continuità: un parco clienti consistente, un'offerta al passo ci tempi, una maggiore relazione coi partner. Franco Vittone, Amministratore Delegato di Teradata Italia, scatta un'istantanea della società. 

Come si presenta oggi Teradata sul mercato?
teradata-un-storia-di-successo-che-evolve-1.jpgTeradata è una società indipendente dal 1 ottobre 2007,  fino ad allora è stata una divisione di Ncr. Una data che ha segnato un forte momento di discontinuità: il passaggio da divisione di una grande azienda internazionale a quello di società autonoma, quotata al New York Stock Exchange. Questo primo evento ha rappresentato un punto significativo proprio per l'evoluzione dell'azienda, per come si è posta sul mercato.
La missione, invece è rimasta la stessa: da 30 anni Teradata è specializzata nella produzione di soluzioni di Enterprise Data Warehouse, quella parte di Business Intelligence che afferisce alla base dati. Una focalizzazione esclusiva sulla trasformazione e la conoscenza di dati e informazioni per il conseguimento dell'agilità aziendale per il miglioramento dei processi decisionali.
Il cuore dell'offerta societaria è il database e le piattaforme di prodotti che sostengono questa componente architetturale. A corredo di ciò l'offerta propone soluzioni applicative analitiche e servizi professionali  per implementare progetti di Data Warehouse e Business Intelligence.
Il cliente tipo di Teradata sono le grandi aziende, ma anche quello di taglio medio. A livello mondiale la società conta quasi 1.000 clienti per oltre  2.400 installazioni. E' una società che opera a livello mondiale con un organico di 6.400 dipendenti.
Nell'esercizio 2009, terminato lo scorso 31 dicembre, ha registrato ricavi globali per 1,709 miliardi di dollari, 1 punto percentuale in meno del 2008 calcolato a valuta costante. Il margine lordo per il 2009 è stato del 54,9%, in crescita rispetto al dato 2008 che era del 53,9%, con un utile di 4 milioni di dollari in più rispetto ai 250 milioni di dollari registrati nell'esercizio precedente. In Emea nel 2009 Teradata ha fatto segnare ricavi per 430 milioni di dollari, una crescita a valuta costante del 2% rispetto al 2008, con un utile lordo del 53,5% rispetto al 51,9% del 2008.
Per il 2010 i segnali sono positivi: stimiamo per l'anno appena iniziato un aumento dei ricavi compreso tra il 7 e il 9%. 

In concreto cosa ha significato diventare  autonomi e indipendenti da Ncr?
Rendersi indipendenti da Ncr ha favorito una maggiore agilità dell'azienda; ha voluto dire estendere e intensificare le relazioni di partnership e disporre di una maggior capacità di investimento in ricerca e sviluppo, che si è tradotta in un maggiore rilascio di piattaforme di prodotti e di funzionali di database. Basti dire che negli ultimi due anni Teradata ha rilasciato un numero di prodotti simile al numero di prodotti resi disponibili nel quinquennio precedente sotto l'egida di Ncr. 

[tit:Gli scenari del Data Warehouse]
Come sta evolvendo il concetto di Data Warehouse?
Dal 2000 la visione di Teradata si basa sul concetto di Enterprise Data Warehouse, elemento distintivo della società. In questa accezione di Enterprise Data Warehouse il Data Wareouse si contrappone a quella di Federated Data Mart. Teradata, infatti, sostiene la necessità di accentrare tutte le basi dati dei clienti  attraverso un processo di Data Mart Consolidation, in un unico ambiente performante che gestisce le fonti informative aziendali in modo integrato e completo.
Un altro concetto distintivo della società è quello di Active Data Warehouse. Nel corso degli anni la copertura del data warehouse all'interno delle aziende è cresciuta: dagli ambienti tradizionali prettamente analitici, che servono gli uffici centrali delle aziende, quali marketing e finance, si è estesa a tutta l'azienda in modo progressivo.
Il concetto di Active Data Warehouse prevede la disponibilità della Business Intelligence a tutte le entità aziendali. Significa portare la BI al front office, alla prima linea aziendale; per esempio gli operatori delle linee aeree che possono stabilire chi imbarcare sull'aereo in base al profilo del cliente, così come gli operatori dello sportello bancario.
E' questo uno step evolutivo importante: rendere le operazioni di Business Intelligence disponibili alla prima linea ha infatti una valenza ancor maggiore per l'azienda, perché consente di rendere disponibile la base informativa a tutta l'azienda.  

[tit:Competizione e collaborazione]
E come si posiziona Teradata in questo mercato rispetto ai competitor?
Teradata  è leader sia in termini di capacità di esecuzione sia dal punto di vista della vision nel quadrante magico di Gartner relativo alle tecnologiche di Data Warehouse.
Fino a tre quattro anni fa il confronto era con aziende con un'offerta 'general purpose', Ibm piuttosto che Oracle, che proponevano il loro database sia per l'ambiente transazionale che quello decisionale. Lo scenario poi è profondamente cambiato: processi di acquisizioniteradata-un-storia-di-successo-che-evolve-2.jpg e fusioni si sono succeduti e il mercato sta riconoscendo il valore di Teradata. Riconosce la vision di Teradata incentrata sulla necessità fornire ambienti specializzati per l'ambiente decisionale, di Business Intelligence.  
Il fatto che qualificati competitor stiano confermando la nostra visione rende ancora più forte la nostra visione. Molti propongono un'offerta specializzata perché le richieste degli utenti in termini di performance necessitano di piattaforme specializzate. E il confronto è più con aziende fortemente specializzate come la nostra, una per tutte Netezza, anche se rimane aperto con i big player come Oracle e Hp.   

Quindi il confronto non è con le aziende che fanno Business Intelligence?
Assoltuamente no, con loro Teradata ha relazioni di collaborazione; è un buon partner di vendor di Business Intelligence. Sono aziende che forniscono soluzioni applicative complementari all'offerta di Teradata.  Con loro Teradata ha in essere rapporti di collaborazione da anni. In particolare, Teradata e Sas hanno laboratori di ricerca e sviluppo che lavorano in modo congiunto al fine di integrare le soluzioni e renderle più efficaci sul mercato. E un'altra partnership strategica importante è quella con Sap. 

[tit:Un'offerta in evoluzione]
Quali principali tendenze evolutive osservate con attenzione, e come la declinate nell'offerta?
Il mercato sta sempre più maturando, diventa sempre più esigente, sofisticato e articolato. Per Teradata questa è una buona notizia perché da anni opera  in quest'ambito e ha tutte le competenze e gli skill per rispondere in modo adeguato alle tendenze emergenti.
La richiesta di performance sempre più elevate porta alla valorizzazione della nostra tecnologia.  Per esempio, per quanto riguarda i trend relativi agli uffici centrali non è più solo l'ufficio marketing che deve effettuare le analisi e le proiezioni dei dati; in questi anni sta fortemente crescendo la richiesta dell'utenza finance, che sta emergendo come uno degli utenti più significativi, diventa un nuovo attore nell'ambito del data warehouse.
L'Active Data Warehouse soddisfa bene le esigenze di tutta l'azienda, e cioè il fatto che questo patrimonio informativo presente nell'Enterprise Data Warehouse si renda disponibile attraverso gli strumenti di BI a tutta gli operatori dell'azienda, che hanno un ruolo attivo, diretto, in prima linea con la clientela. Questo è il nuovo trend, che richiede potenza elaborativa, elevate capacità di analisi in cui Teradata eccelle.
Un esempio di casi utenti che calzano bene e spiegano l'applicazione del concetto di Active Data Warehouse sono Monte dei Paschi di Siena e Poste Italiane. In entrambi i casi il patrimonio informativo costruito centralmente è stato reso disponibile agli uffici periferici. In queste situazioni gli operatori periferici hanno a disposizione gli strumenti per analizzare il profilo del singolo cliente non solo a livello di dati sintetici o puntuali ma per effettuare elaborazioni analitiche al fine di analizzare il comportamento del cliente nel tempo e fare una valutazione più consona e vicina al realtà. Rendere accessibile il data warehouse agli operatori di prima linea consente loro di capire effettivamente il comportamento del cliente. 

E l'evoluzione dei prodotti che step ha seguito?
In particolare negli ultimi due anni Teradata ha sviluppato una vasta gamma di prodotti, partendo dalle nuove esigenze dei clienti e ha rilasciato nuove funzionalità del database. L'offerta si è arricchita dal punto di vista della piattaforma per soddisfare differenti esigenze; per esempio analisi molto complesse, di workflow. Allo  stesso modo si è avuta un'evoluzione del database. Sono state rilasciate diverse release di database che contengono nuove funzionalità, per esempio la gestione dei dati geospaziali.  

Un'offerta orizzontale evoluta. E in termini di sviluppi verticali?
L'evoluzione dell'offerta procede sia a livello orizzontale che verticale,  fermo restando la focalizzazione sul data warehouse. La linea guida è quella di apertura e di possibilità per il cliente di utilizzare l'Enterpise Data Warehouse come unica base informativa dell'azienda, cui accedono tutte l'entità aziendali, con diversi profili e livelli.
L'altra dimensione sviluppata è quella dell'integrazione. L'idea è quella di rispondere alla necessità di di inserire alcune specificità, come per esempio i dati geospaziali che consentono in un unico ambiente di trattare anche questa tipologia di  dati senza  dover creare un data mart specifico, guadagnando in termini di velocità e di efficacia.
Da un punto di vista di focalizzazione e continuità i messaggi rimangono gli stessi. E questo è molto gradito ai clienti, perché vuol dire che la nostra strategia è chiara nel tempo e dà una significativa continuità. 

[tit:L'attenzione ai clienti]
Per abilitare e accelerare l'adozione dei vostri prodotti cosa proponete ai clienti?
Ai clienti Teradata propone best pratices e asset  secondo una logica molto concreta e legata alle linee guida di cui abbiamo parlato in precedenza.
Un asset fondamentale è il modello logico dei dati, determinante nella costruzione di un Enterprise Data Warehouse. Per esempio, Unicredit ha adottato il modello logico dei dati finance e lo ha utilizzato per costruire il proprio data warehouse.  Si tratta di asset che costituiscono un forte acceleratore alla realizzazione e implementazione del sistema. Gli asset possono essere utilizzati, riutilizzati e rappresentano una buona base di partenza, tenendo sempre presente che è necessario effettuare un processo di valutazione preventiva dei requisiti.
Le best pratices e le competenze specifiche nei differenti settori merceologici accelerano i processi.
Teradata, inoltre, propone una metodologia, denominata Edw Roadmap,  che permette di fare un assessement dell'ambiente esistente del cliente e si integra con quelle che sono le esigenze del cliente stesso, al fine di accelerare i tempi e far tesoro dell'esperienza, in quanto è costruita sulla base di centinaia e centinaia di progetti già realizzati con successo. Successo che non è certo un aspetto da sottovalutare.
Teradata non si stanca di dire che il tema del Data Warehouse richiede elevate competenze per effettuare l'analisi, lo sviluppo e il progetto. Non si è di fronte a un tema plug&play.  

La componente servizi diventa quindi sempre più strategica?
Assolutamente sì. E in quest'ottica Teradata ha al proprio interno un gruppo di consulenti a livello italiano, europeo e mondiale con competenze specifiche sia per asset che per industry, che in alcuni casi si fanno carico e realizzano il progetto nella sua interezza mentre in altri lavorano in sinergia con i partner. Il modello di vendita della soluzione è invece completamente diretto. 

I clienti italiani come si stanno muovendo?
Il trend italiano ricalca quello internazionale. Come già citato, nel corso del 2009 alcuni clienti, come Monte dei Paschi e Poste Italiane, hanno reso disponibili il data warehouse a un numero significativo di utenti e questo secondo noi è un passaggio estremamente importante.
Unicredit è un altro cliente dell'ambito finance che presta attenzione alla Business Intelligence. Un medio cliente interessante e attivo è il Credito Emiliano, che ha sviluppato progetti significati nell'area del data warehouse, così come Bottega Verde nel retail.
Talvolta non è tanto la dimensione del cliente a fare la differenza, quanto la visione che ha. Se il cliente ha una visione che valorizza la soluzione Teradata, per noi diventa un ottimo cliente. Nel momento in cui la visione non è così attinente alla nostra non è così semplice applicare i nostri paradigmi; le dimensioni aziendali non c'entrano.
Sicuramente con lo sviluppo di competenze e soluzioni per industry si aprono mercati nuovi quali per esempio il manufacturing, l'energy..., la cui maturazione porta ad accogliere prodotti quali quelli di Teradata. L'offerta di Teradata, infatti, va più a colpire la maturità dei clienti e le incrementate esigenze. La nostra competenza decennale in quest'ambito ci consente di anticipare le richieste future dei clienti.
Il periodo di crisi, inoltre, ha aumentato la necessità di disporre di risposte in tempi brevi. Se in un momento florido avere la situazione complessiva dell'azienda a 15-20 giorni poteva essere accettabile, oggi i Ceo chiedono di avere visibilità sulla situazione aziendale in pochi giorni se non in poche ore. Il trend registrato all'estero da alcuni anni ora si sta verificando in Italia in modo consistente e questo non fa che accelerare la richiesta di strumenti di BI. 

Che posizione adotta Teradata rispetto a nuovi paradigmi, quali per esempio il Cloud Computing?
Teradata è aperta al tema del cloud computing; quelo che però conta è poi la sua declinazione in concreto, secondo la nostra linea e tradizione di realizzare progetti consistenti. Altrimenti il rischio che si corre è che rimanga solo uno slogan.
Negli Usa stiamo lavorando coi clienti storici in termini di sperimentazioni di tipo cloud computing. Il presupposto di sicurezza è un elemento delicato, che va risolto affinché questa logica sia vincente. 

Avete in programma qualche appuntamento a breve?
Dall'11 al 14 aprile prossimi si terrà a Berlino la 15esima edizione della più importante conferenza annnuale della società a livello europeo, la Universe Conference, quest'anno intitolata "The Enterprise Intelligence Summit". La focalizzazione rimane sempre quella; Teradata continua a raccontare una storia  vincente e di successo a cui i clienti continuano a credere. E proprio la conferenza rappresenta un'importante occasione di confronto con la comunità di clienti per rendere il loro business più veloce e 'smart' grazie all'utilizzo di strumenti di data warehousing e soluzioni analitiche firmate Teradata.
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