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Gartner prevede un’adozione meditata dell’informatica in-memory

Secondo l’analista, sta crescendo il livello di interesse sul tema, ma solo una parte delle medie e grandi imprese faranno investimenti a medio termine.

Cloud
Gli analisti di Gartner prevedono che nel 2015 almeno il 35% delle medie e grandi imprese avranno adottato l’informatica in-memory. Il dato non appare eclatante in assoluto, ma la società di analisi commenta positivamente la diffusione del fenomeno, dovuto alla rapida maturazione delle tecnologie infrastrutturali e all’abbassamento repentino dei costi dei semiconduttori.
L’informatica in-memory (Imc) consente alle aziende di sviluppare applicazioni capaci di elaborare richieste evolute o effettuare transazioni complesse su insiemi di dati molto grandi, in modo assai più rapido rispetto alle architetture tradizionali. I dati sono, infatti, memorizzati nella memoria Dram principale del computer, piuttosto che sugli hard disk. Oltre a ridurre i tempi di elaborazione dei processi e dei batch, serve a fornire agli utenti servizi cloud in tempo reale.
Secondo Gartner, anche se il mercato del grid computing (importante per l’informatica in-memory) è tuttora poco importante, l’Imc può arrivare a valere 1 miliardo di dollari nel 2016, grazie alla costante riduzione dei prezzi delle Dram e delle memorie flash Nand, la crescita delle tecnologie Ssd e la maturità delle piattaforme software specifiche. Fin qui, il fenomeno ha interessato soprattutto le realtà del settore finanziario, delle telecomunicazioni, della difesa e del gaming online, capaci di gestire la complessità legata all’adozione dell’informatica in-memory. 
Gartner ricorda come le tecnologie infrastrutturali si basano su database in-memory, come Sap Hana, Sql Server o QlikView, ma anche su infrastrutture di messaging complesse, in-memory analytics e application server. Tuttavia, problemi come l’assenza di standard, la rarità delle competenze, la relativa complessità dell’architettura, le questioni di sicurezza, il controllo e le sfide in tema di gestione dovranno essere risolti per far sì che l’adozione si generalizzi.
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