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Istat, retribuzioni contrattuali ferme a maggio

Secondo dati Istat, le retribuzioni contrattuali nel nostro paese in maggio sono rimaste invariate rispetto ad aprile, e sono cresciute dell'1,8% rispetto allo stesso mese del 2010.

Tecnologie
Nel mese di maggio l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie presenta una variazione nulla rispetto al mese precedente e cresce dell'1,8% rispetto a maggio 2010. Lo rende noto l'Istat.
Nella media del periodo gennaio-maggio 2011 l'indice è cresciuto, rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, del 2,0%.
I settori che a maggio presentano gli incrementi maggiori rispetto a un anno prima sono: tessili, abbigliamento e lavorazione pelli (4,1%), militari-difesa (4,0%), forze dell'ordine (3,7%) e attività dei vigili del fuoco (3,4%).
Gli aumenti più contenuti riguardano ministeri, scuola, regioni e autonomie locali, servizio sanitario nazionale (+0,3% in tutti e quattro i casi).
Alla fine di maggio 2011 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica corrispondono al 65,3% degli occupati dipendenti e al 60,0% del monte retributivo osservato.
A maggio, tra i contratti monitorati dall'indagine, è stato rinnovato quello delle pulizie dei locali.
Alla fine di maggio i dipendenti in attesa di rinnovo sono il 34,7%. In media, l'attesa di rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è di 17,1 mesi.
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