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Assinform, per l'IT è ancora crisi anche se ci sono segnali di inversione di tendenza

Il Rapporto Assinform sui primi sei mesi dell'anno mostra un settore IT ancora crisi: - 2,5% a fine giugno 2010. Ma ci sono segnali di risveglio.

Tecnologie
Presentata a Milano l'anticipazione del Rapporto Assinform sui primi sei mesi dell'anno. Per l'IT è ancora crisi: -2,5% a fine giugno 2010. Tuttavia ci sono evidenti segnali di ripresa.
Rispetto al 1° semestre 2009 (-9,0%), il recupero è di 6,5 punti percentuali. In ripresa la domanda delle imprese per Pc  business e server con +10,3%; recupero di 3 punti percentuali del software (-1,2%, rispetto al -4,1%  del 2009) mentre il  mercato consumer viaggia a + 21%.
L'iIndagine congiunturale su aziende IT a luglio 2010: positiva (+0,5%), per la prima volta da un anno (-14,9% nel luglio 2009), la valutazione  sui budget dedicati dalle imprese clienti allo sviluppo di nuovi progetti informatici.
"Per  l'IT l'emergenza non è finita, anche se si riscontra un'inversione di tendenza. Il bilancio di fine giugno 2010 è ancora in rosso e il trend negativo penalizzerà il settore fino alla fine dell'anno. L'informatica italiana continua a patire gli effetti della crisi, della totale assenza di una politica per l'innovazione e del clima di incertezza che vive il Paese. Pur nella consapevolezza che molte imprese, soprattutto quelle esposte alla competizione internazionale, non hanno gettato la spugna e stanno tornando a investire nelle tecnologie informatiche e nell'innovazione dei processi, il settore IT manifesta nel suo complesso grande fatica a beneficiare della piccola ripresa in atto". E' l'esordio di Paolo Angelucci, Presidente di Assinform, nell'aprire la conferenza stampa di anticipazione dei dati sull'andamento dei settori IT e TLC nel primo semestre 2010. Un andamento che ha visto l'IT chiudere il primo semestre di quest'anno a -2,5%  e le TLC fermarsi a -2,3%, rispetto allo stesso periodo del 2009.
I dati Assinform,  evidenziano come per la prima volta dall'avvio della crisi, si sia manifestata una tendenza all'attenuazione del calo di mercato. Con il -2,5% segnato a fine giugno 2010, l'IT italiana ha recuperato oltre 6 punti percentuali rispetto al -9,0% registrato a fine giugno 2009 (sul 1° semestre dell'anno precedente). Il recupero ha interessato tutte le componenti informatiche, dall'hardware, al software, ai servizi, ma con notevoli differenziazioni e prospettive. Il fenomeno nuovo, oggi potenzialmente più significativo, riguarda la crescita della domanda di Pc e server  da parte delle imprese.
[tit:Ripartono i server e il client business]
Nei primi sei mesi dell'anno, infatti, il mercato dei  Pc portatili, desktop e server ha registrato, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, un incremento in volume di + 12,9%, pari a oltre 400.000 unità, assorbite per l'80% dalle  imprese, la cui domanda è passata da -2,5% del 2009 all'attuale +10,3%.
In particolare la domanda di server è salita del 12,3% (era stata  -29% nello stesso periodo 2009), quella di desktop del +13,4% (-21,5% nel 2009), mentre l'incremento dei Pc portatili è stato del 12,7% (simile al +14,8% dell'anno precedente).
I riflessi positivi di questo tipo di strategie aziendali si ritrovano anche nell'andamento del segmento Software, che a fine giugno si è attestato a -1,2% a fronte della perdita di -4,1% raggiunta nello stesso periodo del 2009. Si  attende quindi un'amplificazione positiva  nei prossimi mesi  verso la domanda di nuove applicazioni, spinta anche dalla novità delle scelte che le imprese stanno compiendo, privilegiando per oltre la metà della propria domanda l'acquisto di Pc portatili e quindi portando il focus verso le nuove frontiere tecnologiche e organizzative
dettate dalla mobilità.Il segmento dei Servizi, che costituisce la metà dell'intero mercato informatico italiano (pari a 4.215 milioni di euro per i primi sei mesi dell'anno, a fronte di un valore totale di 8.918 mln), passato dal -7,3% del primo semestre 2009, all'attuale -3,7%, continua, al contrario, a essere fortemente penalizzato dalla tendenza sempre più accentuata al calo delle tariffe professionali.
Anche dalla VII indagine congiunturale condotta a luglio di quest'anno su un campione significativo di imprese associate Assinform, si ricavano segnali  contrastanti, fra  potenziali opportunità di ripresa, oscurate da previsioni ancora fosche sull'occupazione. In generale emerge un clima di ripresa di fiducia, con previsioni di crescita dei fatturati per il 43% delle imprese partecipanti (contro il 24% di luglio 2009 e il 27,6% di aprile 2010). Ma le Pmi prevedono, nella maggioranza dei casi, un andamento in calo degli ordinativi e degli utili. Il dato più interessante, che conferma le rilevazioni di mercato, riguarda le valutazioni sull'andamento dei budget  da parte delle aziende clienti.
Per la prima volta dal luglio 2009 il tasso di crescita medio della spesa destinata allo sviluppo di nuovi progetti informatici raggiunge una valutazione positiva (+ 0,5%, a luglio 2009 era di -14,9%), mentre le spese correnti e per manutenzione guadagnano in stabilità, sebbene ancora in calo (-1,6%, valutazione di -6,1% nel luglio 2009). Sul fronte dell'occupazione, dall'indagine congiunturale non emerge ancora alcuna previsione di ripresa. Continua l'emorragia dei consulenti, soprattutto da parte delle grandi imprese, sebbene in leggera attenuazione . Per i dipendenti sparisce la fascia di valutazione "molto peggiorato", ma il 15% delle imprese continua a considerare la situazione in peggioramento, tendenza che nelle medie arriva al 33% e nelle grandi al 21%.
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