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Presidente Cossiga, l'ultimo saluto anche su Facebook

Il cordoglio viaggia anche sul web, infatti il presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga era molto appassionato di nuove tecnologie.

Tecnologie
È stata aperta stamattina alle 9.15 la camera ardente per l'ultimo omaggio a Francesco Cossiga, all'interno della chiesa madre del Policlinico Agostino Gemelli di Roma. E subito dopo è cominciata la sfilata delle autorità e delle più alte cariche dello Stato.
Il primo ad arrivare è stato il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, che ha portato alla famiglia del presidente il saluto e l'omaggio del Papa. "Cossiga è stato uno statista di spiritualità cristiana" ha affermato l'alto prelato.
Dopo di lui, è arrivato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, che aveva fatto visita al presidente anche nei suoi ultimi giorni di vita, mentre era ricoverato in terapia intensiva presso l'ospedale.
Anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto dare l'ultimo saluto al suo predecessore.
Nel corso della giornata, sono attesi anche i presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, e Carlo Azeglio Ciampi.
Ma sicuramente, a rendere omaggio a Cossiga sarà anche la gente comune: una piccola folla di cittadini si è già radunata sul piazzale della chiesa.
I funerali si svolgeranno domani, 19 agosto, in Sardegna, in forma strettamente privata: era stato lo stesso senatore a vita a confidare di non volere cerimonie ufficiali.
Ma il cordoglio viaggia anche sul web. Nelle ultime ore sono moltissimi i messaggi lasciati dagli iscritti a Facebook sulla pagina ufficiale dedicata al presidente: messaggi di stima, di affetto e di vicinanza alla famiglia. 
E dal web emerge anche un ritratto inedito del defunto presidente: apprendiamo infatti che Cossiga amava molto tutto il mondo della tecnologia, dalla radio al web. Passando per il cellulare: il presidente possedeva circa cinque o sei telefonini, era sempre aggiornato sulle novità del mondo della telefonia e ci teneva a provare ogni nuovo modello in anteprima. Negli ultimi anni si era addirittura iscritto a Facebook. Una passione che il senatore a vita coltivava molto, pur senza esserne schiavo.
In una recente intervista aveva messo in guardia proprio sui rischi derivanti dall'uso esagerato della rete internet: "sul web - aveva affermato - bisogna andare solo con obiettivi precisi, altrimenti è come una droga. Anzi, peggio. Per questo lo proibirei ai bambini: per loro è molto meglio un buon libro".
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