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Expo 2015, per i terreni si discute sul comodato d'uso anche se Formigoni dice che non ci sta

I proprietari dei terreni dove verranno costruiti i padiglioni dell'Expo 2015 sono pronti a cederli in comodato d'uso a un euro, in cambio di diritti volumetrici da definire sulle aree che non resteranno pubbliche dopo l'esposizione.

Tecnologie
I proprietari dei terreni dove verranno costruiti i padiglioni dell'Expo 2015 sono pronti a cederli in comodato d'uso a un euro, in cambio di diritti volumetrici da definire sulle aree che non resteranno pubbliche dopo l'esposizione.
Questo è il risultato del tavolo tecnico fra i proprietari, fondazione Fiera e gruppo Cabassi. Si tratta di una proposta, quella del comodato, a cui la Regione si è detta più volte contraria preferendo l'acquisto delle aree in modo da poterle sfruttare dopo il 2015, e soprattutto in modo da evitare qualsiasi sospetto di favori ai privati e di speculazione edilizia.
Il nodo delle volumetrie risulta uno dei punti essenziali. Nei giorni scorsi l'ipotesi per il comodato era che i proprietari avrebbero partecipato al finanziamento delle opere di infrastrutturazione del sito con la possibilità, una volta riottenuto il possesso del terreno, di esercitare i diritti volumetrici acquisiti anche in altre parti di Milano, cioè con la possibilità di costruire anche al di fuori dell'area.
Dalla Regione fanno comunque sapere che Fondazione Fiera sarebbe anche interessata alla vendita dei terreni.
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