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Grecia: titoli spazzatura e Pil in caduta libera

Da una parte la Banca di Grecia stima il Pil greco con un calo superiore al 2%, dall'altra il declassamento da parte di Standard & Poor's sul debito greco, quest'ultimo degradato a 'spazzatura', mentre si avvicinano le prime consisitenti scadenze di rimborso per Atene ed il meccanismo degli aiuti tarda ad essere deciso.

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Il Pil della Grecia, per quest'anno, potrebbe risultare peggiore delle attese, con un calo superiore al 2%. Lo stima la Banca di Grecia che chiama in causa la ''...grande situazione di incertezza'' che l'intero paese sta vivendo mentre il ministro delle Finanze Papaconstantinou ha dichiarato che il deficit potrebbe arrivare al 14% del Pil.
Se però queste notizie erano già da tutti valutate da come un campanello d'allarme ci ha pensato Standard & Poor's a agitare ulteriormente le acque. Infatti, complice proprio Standard & Poor's, oggi si è vissuta una giornata di forte tensione sui mercati, con il Il 19 maggio prossimo, la Grecia dovrà rimborsare circa 9 miliardi di euro di titoli di stato, mentre gli aiuti, per essere stanziati, dovrannno prima passare attraverso l'approvazione dei parlamenti dei rispettivi paesi europei.
Nel frattempo è stata convocata per il 10 maggio una riunione straordinaria dell'Eurogruppo per tamponare le scadenze critiche sul debito greco. Lo stesso Fondo Monetario Internazionale ha avvertito che la situazione sta diventando insostenibile senza un intervento rapido.
Tempi molto stretti che stanno facendo decisamente innervosire il governo greco. Sul piano di soccorso per la Grecia l'Unione Europea parla con voci diverse, non c'e' chiarezza e questa situazione ''non ci sta aiutando'', ha tuonato il ministro delle finanze di Atene, George Papaconstantinou, parlando ai deputati socialisti.
''Vista l'impossibilita' per noi di accedere ai mercati finanziari - ha detto il ministro - entro il 19 maggio la procedura dovra' essere completata, approvata, firmata e dovranno essere erogati i fondi dal FMI e dalla Ue''.
Papaconstantinou ha sottolineato che la Grecia è ''sotto pressione'' da parte dei mercati finanziari che ''stanno scommettendo contro di noi'' visto che i costi per l'approvvigionamento di fondi per il governo sono andati alle stelle negli ultimi giorni.
Secondo il Ministro ''la situzione politica in Europa non ci sta aiutando, visto che ci sono spesso voci contrastanti e c'e' poca chiarezza''.
L'Assemblea nazionale francese dovrebbe votare gli aiuti il 4 maggio. La prossima settimana dovrebbe votare anche il Bundestag tedesco, però' in quest'ultimo caso la situazione è complicata dalle elezioni politiche, fissate per il 9 maggio prossimo. Da un sondaggio emerge che il 55% dei tedeschi ritiene sbagliato inviare aiuti finanziari alla Grecia, mentre soltanto il 33% degli intervistati si è dichiarato favorevole.
Pesante la reazione sui mercati. La Borsa di Atene è arrivata a cedere il 6%, registrando il maggior ribasso dall'ottobre scorso. In netto calo anche le altre piazze europee a cominciare da Parigi (Cac 40 -3,82%), Francoforte (Dax -2,73%) e Piazza Affari (Ftse It All Share -3,10%).
Netto il ribasso della borsa spagnola (-4,07%) perchè il paese, insieme a Potogallo e Irlanda è un altro dei paesi dell'Eurozona che preoccupa per la crescita esponenziale del deficit.
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