La procura di Roma ha fatto richiesta formale di commissariamento delle due società. Indagati anche l'AD di Fastweb, Parisi, il direttore della divisione finanza, Calcagno, e il membro del consiglio di amministrazione Rossetti.
L'inchiesta della magistratura sul riciclaggio internazionale e che ha portato gli inquirenti a emettere questa mattina un mandato d'arresto per
Silvio Scaglia, ex AD di FastWeb si allarga a macchia d'olio.
Ora, come riportato
dall'agenzia di stampa Ansa, anche
Telecom Italia Sparkle e Fastweb sarebbero entrate
nell'inchiesta della Procura di Roma sul maxiriciclaggio. Lo si legge nell'ordinanza nei riguardi delle due aziende.
L'accusa è di associazione per delinquere transnazionale pluriaggravata. La procura di Roma ha fatto richiesta formale di commissariamento delle due società.
Indagati anche l'AD di Fastweb, Parisi, il direttore della divisione finanza, Calcagno, e il membro del consiglio di amministrazione Rossetti.
Secondo quanto si è appreso da fonti giudiziarie la richiesta di commissariamento è motivata dalla 'mancata vigilanza' ed è stata fatta sulla base della legge 231 del 2001 che prevede sanzioni per quelle società che non predispongono misure idonee ad evitare danni all'intero assetto societario.
Di contro Fastweb si ritiene "estranea e parte lesa" nell'ambito dell'inchiesta sulla vasta operazione di riciclaggio per la quale sono stati disposti oggi 56 arresti su disposizione del gip del tribunale di Roma.
Nel frattempo crollano i
tiloli in Borsa. Fastweb, in particolare, cede il 7,92% mentre Telecom Italia, per la cui controllata Sparlke, cede il 2,69%.
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