Un luogo di tecnologia e di incontro a Cernusco sul Naviglio, dove toccare e vivere l’innovazione e dove incontrare persone con competenze diverse per amplificare la creatività e sviluppare nuove soluzioni. Il benvenuto di Tino Canegrati.
La casa dell’innovazione di HP Italy ha sede nell’Innovation Center di Cernusco sul Naviglio, nella nuova sede aziendale.
Inaugurato il 29 marzo scorso dallo stesso Ceo Dion Weisler, è stato presentato ieri alla stampa dal padrone di casa
Tino Canegrati, Vice President e Managing Director di HP Italy, come un
tassello fondamentale della strategia aziendale con un
duplice ruolo: quello di
centro di innovazione tecnologica a 360 gradi in cui immergersi e toccare con mano l’intera offerta societaria ma anche
luogo di incontro per tutti coloro che intendono
sviluppare, condividere e contribuire allo sviluppo di idee per dare origine all’innovazione.
Un grande investimento e tanta passione.
Tino Canegrati, Vice President e Managing Director di HP ItalySi tratta del
secondo Innovation Center di HP in Europa in termini dimensionali (dopo quello di Barcellona), che, dall’inaugurazione ad oggi, ha
già ospitato oltre 600 persone.
L’innovazione da toccare e fruire
L’idea è nata dall’osservazione e dall'ascolto: “Ci siamo resi conto che quando si parla di un prodotto molto innovativo slide e spiegazioni non bastano. L’unico modo per farne comprendere la portata innovativa sta nel farlo vedere e toccare con mano. E, visto che le novità a cui guardiamo oggi sono intrise di innovazione, è nata l’idea di rendere la tecnologia HP visibile, toccabile, fruibile in un luogo che rappresenti HP”, spiega Canegrati.
Un’esperienza immersiva a 360 gradi nella tecnologia soprattutto per ciò che concerne le nuove innovazioni, così diverse da quelle precedenti. E se la tecnologia rimane un abilitatore delle capacità di migliorare l’attività di tutti i giorni questa capacità deriva soprattutto dal
confronto continuo tra singoli. Fondamentale quindi
potersi relazionare con altri che hanno esperienze e competenze differenti, con cui trovare soluzioni innovative per raggiungere tale obiettivo attraverso la tecnologia.
“Innovation Center non solo come luogo della tecnologia ma luogo dell’incontro dove clienti, partner, sviluppatori start up e semplici curiosi di tecnologia possono venire a vedere e toccare direttamente". Proprio per questo,
l’organizzazione di spazi e delle tecnologie stesse non segue la logica per industry né quella delle soluzioni al fine di non tarpare le ali a coloro che hanno modalità diverse di approcciare i problemi di tutti i giorni.
La casa dell'innovazione HP
Si tratta, in sostanza, della
casa di HP e dell’innovazione: “
Non è solo la casa di HP ma di chiunque lavora con o è interessato alle tecnologie HP; un luogo aperto a un vasto pubblico in cui immergersi nelle tecnologie e incontrare altre persone per sviluppare idee e capacità di utilizzare la tecnologia stessa. E’ come entrare nel garage di Paolo Alto, dove sono stati costruiti i primi prodotti dell’azienda. E quindi ci aspettiamo che chiunque visiterà in centro possa provare la sensazione di entrare dentro HP. Qui i partner possono portare i loro clienti e fare riunioni interne, testare i prodotti”.
Un ambiente a misura di ingegneri: un concept lineare ed efficienteUn
ambiente semplice e lineare, molto
efficiente nei ‘desiderata’ aziendali; un
locale da ingegneri come ama definirlo Canegrati, con
le sale che prendono il nome di inventori italiani, caratterizzato da aree
dove è possibile trovare tutte le novità tecnologie di HP - Personal Systems, printing e grafica – fruibili in modo semplice e immediato.
Un punto di incontro facilmente raggiungibile e accessibile: si trova a
5 minuti di distanza dalla tangenziale esterna di Milano, a 10 da quella Est, e a
12 dall’uscita dell’autostrada A4 di Agrate Brianza, a 200 metri dalla fermata della Metropolitana Villa Fiorita, che in 10 minuti collega al centro di Milano. “
E’ il secondo più grande innovation center europeo – dopo Barcellona dove ci sono anche i dispositivi di stampa di grandi dimensioni". Si sviluppa su due piani su un’area di 600 mq ciascuna, in cui al
piano superiore si trova la tecnologia da vivere mentre a
quello inferiore centinaia di macchine nuove ma anche più tradizionali da provare e testare.
Per facilitare la creatività gli
spazi sono ampi, luminosi e liberi, in una logica di funzionalità ed efficienza più che di lusso; ci sono poi sale per fare lavorare insieme persone diverse. La
sala Galileo dalla capienza massima di 99 posti che, all’occorrenza, può suddividersi in tre spazi mediante pareti mobili. C’è poi
l’Auditorium, una sorta di anfiteatro da utilizzare in modo informale per riunioni o all’’inizio e alla fine di una sessione di business. E ancora:
una sala dedicata a Cio e line of business manager dotata di tecnologia di videoconferenza per interagire con altre figure HP internazionali, specialisti e manager d'oltreoceano e approfondire temi di interesse mentre la
sala Marconi è dedicata a
sviluppatori, software house Isv, startup, per agevolare attività di sviluppo, test e certificazione sulle macchine HP. Senza dimenticare l’
area ristoro/ catering.Il punto a sei mesi dall'avvio della nuova HP: vision, strategia e futuro
L’occasione della presentazione/visita dell’Innovation Center è stato anche
momento per rimarcare visione, missione e strategia della nuova HP.
Una
vision che si basa sulla cultura di quella che è stata negli anni HP:
“Siamo un’azienda di inventori e ingegneri. I fondatori di HP erano due grandi filantropi ci hanno trasmesso la cultura di avere un impatto positivo nella vita di tutti i giorni attraverso le tecnologie, nella vita di ognuno e ovunque.” Da
77 anni quindi HP serve clienti che dal consumer si spingono fino alle
grandi aziende con l
’ambizione di creare tecnologie che migliorino la vita di tutti.
La
mission aziendale è invece racchiusa nella frase: ‘
creare esperienze straordinarie’, che significa posizionare un’asticella altissima, come dice Canegrati:
”E’ uno stimolo per noi a una corsa continua al miglioramento e allo sviluppo di qualcosa che faccia la differenza sia dal punto di vista dei prodotti sia di esperienza”.
E poi c’è la
strategia che si traduce nel
fare innovazione, proponendo qualcosa di sostanzialmente nuovo sul mercato. Una
strategia che poggia su
tre pilastri portanti, quali:
core, growth e future.
Per
‘core’ si intendono le
aree di prodotto su cui HP ha costruito posizioni privilegiate: personal computing, stampanti, workstation, notebook,… . “
Innovare in queste aree significa fare massicci investimenti per reinventare costantemente tutte le categorie che costituiscono il core business, attraverso tecnologia, design, materiali per creare prodotti unici, belli, affidabili, sicuri… i prodotti migliori sul mercato”.La declinazione
'growth' prevede
investimenti ingenti nei settori tecnologici che stanno cominciando a trasformare il mercato, non tanto in termini dimensionali ma di potenzialità. Il riferimento oggi va
stampa 3D, Digital Packaging e ufficio del futuro.
Nella stampa
3D HP sta investendo su una tecnologia i cui prodotti usciranno entro fine anno “
che trasformerà in maniera radicale il mondo della riproduzione e della prototipizzazione 3D.” Non è da meno il
Digital Packaging:
“HP ha fatto un grosso lavoro per trasformare il mercato storico e conservativo della grafica basato sul mondo analogico trasformandolo in un mondo digitale”. Fra pochi giorni si terrà in Germania la fiera quadriennale
Drupa dove vengono introdotte le principali novità del mercato:
“Solo 16 anni fa HP non era presente; quest’anno vanta uno stand di 9mila mq presidiato da 900 persone; il più grande della fiera”.
E poi c’è il mondo in evoluzione dell’
ufficio del futuro, in cui negli anni HP ha introdotto molteplici innovazioni e dove pensa di poter offrire
nuovi tasselli per renderlo sempre più efficiente. Il primo tassello in questa direzione è rappresentato da
HP Elite x3, un unico device che riunisce le funzioni di tre dispositivi.
Il terzo pilastro dell’innovazione è quello del '
future':
“Il sogno a cui tendere creando nuove categorie di prodotto per nuovi utilizzi, in grado di trasformare radicalmente la modalità con cui si utilizza l’IT”. Il
primo germoglio di questo futuro per HP
è Sprout (germoglio in italiano, non a caso):
“L’ambizione di HP è quella di trasformare l’interazione tra l’uomo e la macchina in modo da miscelare il mondo reale con quello virtuale – è il concetto della Blended reality”. Insomma …
l’innovazione ha casa qui.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.