Nel contesto attuale, le diverse necessità correlate alle soluzioni di corporate treasury convergono nella scelta di organizzazioni, processi e software che siano agili, adattabili e soprattutto completi.
I gruppi aziendali stanno affrontando sfide uniche nella gestione della
catena del valore finanziario, attraverso reti di imprese e business partner, filiali e partner bancari. Una serie di novità ha permesso la trasformazione dei modelli di
tesoreria di gruppo, con un maggior focus sulla
cash visibility, le
frodi e il rispetto di
regolamenti e normative.
I progetti di tesoreria di gruppo sono sempre stati suddivisi in tre grandi modelli:
- modelli orientati al coordinamento,
- modelli strutturati verso la generazione di liquidità,
- modelli creati nell’ottica di servizio.
Gli obiettivi di questi diversi progetti, la tecnologia a supporto, i servizi bancari a corredo e la regolamentazione in atto avevano definito i punti cardine e i limiti della scelta del modello di
group treasury, spesso concludendosi con una limitata integrazione con le altre funzioni aziendali e processi di tesoreria segmentati.
L’efficienza dei singoli processi era garantita, ma le soluzioni erano separate o parziali, le informazioni, ricevute o fornite, non erano “decisive o direzionali” e la reale efficacia del business era compromessa. Si definivano così modelli di
In-House-Bank, che si trasformavano in Shared Services Center, non tenendo conto che il mutamento diventava inefficienza per alcune differenze sostanziali, come il “focus” e la “location”.
I nuovi modelli di tesoreria di gruppo nascono per dare al business “valore finanziario e strategico”. L’obiettivo è reso raggiungibile grazie all’istituzione di nuove strutture di tesoreria di gruppo ibride e coesistenti, che abbracciano i principi delle In House Bank, e dei Shared Services Center.
Gli innovativi
Treasury Management Software sono la chiave di volta per l’attuazione di nuovi progetti di tesoreria di gruppo, sfruttando l’innovazione, non solo tecnologica ma anche dell’offering delle suite software di corporate treasury.
La suite
Sage XRT permette una gestione del liquidity management, che integra la tesoreria operativa, anticipata, processi di order to cash & purchase to pay, netting, bank relationship e financial risk. È stata disegnata per rispondere alle novità delle necessità di business e di tecnologiche, nel rispetto della compliance normativa e la sicurezza. Grazie alla suite è possibile sfruttare le novità introdotte dalla
Sepa o del
Liquidity Coverage Ratio (Basilea III); creare delle strutture ibride di tesoreria di gruppo per sfruttare la regulation Europea e la deregulation dell’Asia; integrarsi alla metamorfosi di prodotti e servizi bancari come MyBank, Swift o Business Payment Obligation; sfruttare i vantaggi dell’Xml, della dematerializzazione o mobile dei processi di corporate treasury.
Ad esempio è stato possibile eliminare i limiti delle “vecchie”
Payment Factory e realizzarne una vera, che sfrutta le novità di incassi e pagamenti in con nome e per conto, la dematerializzazione dei mandati e delle deleghe, l’ottimizzazione del netting delle fatture intercompany, la tecnologia mobile per la firma digitale e dematerializzazione e la business intelligence per analizzare, capire e decidere.
Come presentato sia durante il
Treasury & Finance Forum il 18 Settembre (
leggi la Case History Bracco) o durante l’evento
IAFEI (la cui XXXXV Edizione si è tenuta a Milano), la digitalizzazione, la dematerializzazione e la specializzazione della suite permette di ottenere, a bassi costi di implementazione, l’ottimizzazione della comunicazione con tutti i business partner ed una reale straight-through processing riducendo i costi di transazione ed eliminando le inefficienze attraverso una gestione della liquidità veramente integrata al business, in tempo reale e con tutte le informazioni chiave.
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Pre Sales Manager, BU CFO, Formula
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