▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...

Chi sopravviverà alla trasformazione del mercato?

Siamo di fronte a un radicale e progressivo scostamento dalle regole IT tradizionali: si modifica l’assetto della domanda e dell’offerta con una conseguente e implicita metamorfosi dell’intero ecosistema di industry

Cloud
Cloud, mobilità, social media e informazione sono i fattori che Gartner identifica come il Nexus of Forces, tema che è stato al centro dell’evento organizzato a Milano l’8 maggio scorso. Nexus of Forces, un insieme di tendenze convergenti che agiscono come elemento di trasformazione del mercato. Non è più questione di “se, cosa, come, quando” questo cambiamento avrà luogo. Siamo di fronte a un radicale e progressivo scostamento dalle regole IT tradizionali. E' in discussione l’assetto stesso della domanda e dell’offerta, con una conseguente e implicita metamorfosi dell’intero ecosistema di industry. Organizzazioni e fornitori sono di fronte a sfide e opportunità che determineranno la loro sostenibilità futura.
E’ un fenomeno che, nelle sue modalità, si ripete ogni qualvolta si innesca un cambiamento sostanziale nel modo di produrre in virtù della disponibilità di nuove tecnologie. Un fenomeno che, spesso, è stato descritto come Disruptive Innovation, ovvero innovazione che crea una frattura rispetto ai modelli di business esistenti. Uno scenario dove si assiste a una stessa sequenza: l’ingresso di nuovi player e la conseguente sfida per gli incumbent nel sostenere una competizione fondata su nuovi modelli di industry.
Nel business IT si ripete quanto successo in passato: i nuovi player adottano inizialmente una strategia a basso margine di profitto, mettendo in crisi la logica mainstream della componente legacy e, nello stesso tempo, introducono elementi di competitività che si rivelano poi essenziali, come velocità e personalizzazione. Le nuove strutture sono leggere, non devono sostenere i costi delle vecchie organizzazioni, investono soltanto nelle risorse necessarie per sopravvivere nel nuovo mondo. Sono organizzazioni che creano una nuova domanda coinvolgendo nuovi soggetti. All’inizio il prodotto dei newcomer viene considerato di scarsa qualità rispetto agli incumbent, ma il concetto di qualità varia nel tempo e la logica dei newcomer diventa progressivamente sempre più competitiva.
In uno scenario caratterizzato da una profonda trasformazione è scontato che le posizioni sinora acquisite, sia nella dimensione della domanda che dell’offerta, siano sottoposte a pressioni senza precedenti. In discussione è lo stesso ruolo del Cio che, se considerato l’affermarsi del nuovo paradigma di mercato, dovrebbe esser traslato in una diversa connotazione, quella del Chief Digital Officer o Chief Innovation Officer, poiché l’IT diventa una funzione complementare a una strategia di più ampio respiro che riguarda la digitalizzazione dell’impresa.
La domanda IT all’interno delle aziende diventa più frammentata. I responsabili marketing sono i nuovi soggetti che determinano una spesa orientata all’acquisizione di nuovi servizi as a service. L’80% del mercato SaaS, rivela Gartner, è conseguente un processo decisionale di utenti business. La stessa affermazione del Big Data genererà un flusso di domanda che sarà prevalentemente intercettato ed erogato da fornitori esterni all’azienda.
Nel giro di pochi anni il 20% dei fornitori di servizi saranno eliminati dalla nuova concorrenza, quella determinata dai new comer che sapranno metabolizzare al meglio la logica del Nexus of Forces. Entro il 2020 il 55% delle organizzazioni avrà trasformato il proprio assett informativo facendo convergere anche la componente IT critical, quella che fa riferimento al core business, verso uno scenario cloud centrico.
I vendor tradizionali, quelli che nel corso del ventennio passato hanno visto la propria fortuna materializzarsi grazie alla centralità del personal computer, sono ora minacciati dall’avvento della componente mobile. Tablet e smartphone incideranno progressivamente sulla tipologia client prevalente in azienda, cancellando in misura percentualmente sempre più elevata la presenza del desktop. Tutte le figure aziendali che operano in mobilità saranno utenti mobile-addicted, assuefatti e conquistati dalla tecnologia mobile di nuova generazione.
Nel giro di pochi anni è possibile che una fetta sempre più grande di dipendenti diventi essa stessa proprietaria del dispositivo - pc-tablet-smartphone - utilizzato nell’ambiente del lavoro secondo la logica del BYOD. Come afferma Massimo Pezzini, analista di Gartner, per il front end prevarrà una logica think mobile mentre per il back end si imporrà quella del think cloud.
Mobile e cloud saranno quindi le forze centrifughe che modificheranno i riferimenti tecnologici basati sul principio client-server del passato. Il paradigma del cloud, dell’IT as a service, sottintende una progressiva industrializzazione dei servizi e non è altro, come afferma Claudio Da Rold (Gartner), che un’evoluzione-attualizzazione del concetto di outsourcing.
L’IT as a service si imporrà per una semplice ragione secondo Da Rold, per il fatto che le aziende continueranno a chiedere di fare di più con meno, gestire l’esistente a procedere nell’innovazione, spendendo di meno. E il modo per allinearsi ad esigenze di questo tipo è attraverso una riduzione dei costi che solo un nuovo modello di fruizione ed erogazione dei servizi può consentire. Non solo, ma sarà la complessità delle infrastrutture che dovranno sostenere la nuova erogazione dell’IT che spingerà le aziende a spostare in modo selettivo il baricentro dei propri investimenti verso nuove logiche di approvvigionamento.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ImpresaCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Notizie correlate

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter