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Hadoop, l'open source che sfida il modello relazionale di Ibm, Oracle e Microsoft

L’affermazione delle tecnologie Open Source che presiedono la logica di implementazione di soluzioni Big Data mettono in discussione l'assetto del mercato del database

Trasformazione Digitale
Quello cui stiamo assistendo oggi, con l’affermazione del Big Data, ricorda quanto successo in passato con l’ingresso di Linux, quando il software open source mise in discussione le posizioni acquisite nell’ambito dei sistemi operativi.
Oggi Linux  è diventato uno dei sistemi più diffusi nelle infrastrutture di data center ed è la tecnologia attorno alla quale si sono sviluppati importanti progetti nella dimensione mobile, vedi Android di Google.
L’open source si è rivelato la modalità più efficiente per introdurre innovazione. Nulla ha contribuito a modificare l’assetto del mercato dei sistemi operativi nello stesso modo in cui è riuscito a farlo Linux. Oggi la storia si ripete con l’affermazione delle tecnologie che presiedono la logica di implementazione di soluzioni Big Data.
Questa volta il mercato che viene messo in discussione è il mercato del database poiché la tecnologia attorno alla quale si stanno creando soluzioni Big Data hanno un comune denominatore: Hadoop, il framework software elaborato dall’Apache Software Foundation, che costituisce la tecnologia abilitante la nuova dimensione dell’analisi dei dati e che implementa una logica NoSQL (Not Only SQL) contrapposta a quella SQL associata ai database relazionali.
Il passaggio che si sta compiendo ha probabilmente la stessa importanza di quanto  avvenuto con l’introduzione della tecnologia RDBMS e alla conseguente trasformazione che determinò la crisi del modello database precedente, il modello gerarchico.
Sulla tecnologia relazionale sono nate aziende come Oracle, Ingres, Sybase. Oggi sulla tecnologia NoSQL sta nascendo tutta un’ondata di nuove aziende (vedi Big Data Company Shakeout) e la stessa è oggi il driver per la rivisitazione delle soluzioni DB offerte dai vendor che hanno una posizione dominante nel settore, Oracle, innanzitutto che detiene il 50% di marketshare e poi Ibm e Microsoft.
Le posizioni consolidate nel tempo sono state messe in discussione e ciascuna azienda si trova nella condizione di dover  metabolizzare la nuova ondata tecnologica NoSQL per riuscire a competere nei prossimi anni a venire. 
L’open source si dimostra, ancora una volta, così come lo è stato in passato Linux per i sistemi operativi, la modalità attraverso la quale ottenere delle vere innovazioni. Big Data apre un nuovo capitolo nella storia del database. Non è, come talvolta si tende a credere, un fenomeno passeggero, ma piuttosto un innovazione tecnologica che sta rapidamente modificando tutta l’industria di base associata all’analisi dei dati: database, storage, server e business intelligence.
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